Dopo l’Unione dei
Comuni (organismo di cui ancora non vediamo il valore aggiunto), dopo la
scongiurata Fusione dei Comuni tra
Zola Predosa e Monte San Pietro, ora dobbiamo subire la Fusione delle Polizie Municipali di Zola, Casalecchio e Monte San
Pietro.
Ogni volta che ci sono problemi ad amministrare si fonde o
si unisce al grido di ” l’unione fa la forza!”. A parte che la prima domanda
che sorge sempre spontanea è “la forza di chi?” ma siamo sicuri che in questo
caso specifico questa sia veramente la soluzione migliore?.
Dalla nascita dell’Unione dei Comuni che comprende
Valsamoggia, Zola Predosa, Crespellano, Sasso Marconi e Casalecchio di Reno avevamo
sentito voci che oltre all’ufficio Personale e altri servizi meno impattanti
sulla cittadinanza, anche la Polizia Municipale (da qui in avanti PM per
semplicità) sarebbe stato uno dei servizi portati all’Unione dei 5 Comuni.
A più riprese abbiamo chiesto se mettere la PM in Unione
fosse nei programmi della maggioranza ma ogni volta ci veniva risposto che non
era una priorità e che anzi non era, forse, uno dei servizi da condividere
visto che si sarebbe rischiato di non avere Vigili con la giusta e specifica conoscenza
del territorio.
Ora invece, nel giro di soli due mesi, c’è stata una forte
accelerazione con l’assurdo però, che mettiamo in Unione con i cinque Comuni la
gestione associata della PM fondendo
però solo tre corpi su cinque.
Come mai chiederete voi?
Dalle vaghe risposte dateci sembra
emergere che a Sasso Marconi il progetto
non interessa e che Valsamoggia (l’altro comune escluso dalla costituzione del
corpo unico) debba ancora risolvere (dopo tre anni !!??!!) i problemi derivati
dalla fusione dei cinque corpi di PM del loro nuovo ed efficientissimo Comune.
Veniamo però alla genesi di questo, a nostro avviso,
scellerato progetto. Da cosa nasce l’esigenza di Fondere le tre PM?
In
Commissione emerge che il problema
principale è la Carenza e l’Età Media
tendenzialmente alta del personale addetto.
Purtroppo però questi sono problemi che hanno tutti e tre i Corpi da fondere. Un altro problema è che “bisogna rispondere alla richiesta di maggior sicurezza
della Cittadinanza e quindi bisogna ottimizzare il servizio”.
Ultimo, ma non
ultimo, sembra che la Regione (ovviamente giunta PD grande fan di fusioni
unioni e ammucchiamenti vari) dia degli incentivi.
Partiamo proprio da questo, gli incentivi “presunti dalla
Regione”. Non si sa a quanto eventualmente ammontano o se magari dovessero in
qualche modo essere vincolati o indirizzati come voce di spesa come ad esempio per
il solo acquisto di veicoli. Quindi, considerando i costi che sicuramente
saremo costretti a sostenere per questo processo di Fusione (come ad esempio
unificazione di procedure o sistemi informatici) ci chiediamo se
“contabilmente” ne valga la pena visto che di questi costi nessuno parla.
Arriviamo al vero nocciolo del problema, lo scarso numero di
addetti. Siamo sicuri che fondendo tre corpi che hanno il medesimo grosso
problema, la carenza di personale, riusciremo ad ottimizzare e migliorare un
servizio che, a detta della maggioranza PD, è decisamente troppo carente?
Fondendo i tre
territori, competenza delle PM, si arriva ad un ambito di 66.000 cittadini, la
legge Regionale ci impone di avere un vigile ogni mille abitanti. Tenendo conto
che abbiamo in totale (a stento) 46
vigili, ce ne mancherebbero ancora venti!
Con questa forte carenza come possiamo sostenere che riusciremo ad assicurare
una maggiore presenza sul territorio? Tenendo conto inoltre che il Comune con
maggiori problematiche (sia stradali: autostrada, tangenziale, Porrettana etc,
che di personale: scarsità di agenti in rapporto agli ispettori, problemi ad
assicurare i tre turni giornalieri, servizi all’Unipol Arena per eventi etc..)
è Casalecchio di Reno alla quale, casualmente, verrebbe affidato il comando del
Corpo Unico, siamo sicuri che non assisteremo ad un travaso di agenti da Zola e
Monte San Pietro verso il “problematico” comune di Casalecchio?
Ultimo aspetto, per noi forse il più importante, è però il mancato rispetto della Legge Regionale
24 del 2003 art 14 allegato A. In questa legge, come riportato sopra,
si definisce, con qualche deroga che scadeva però il 31/12/2017, che sono
obbligatori, ribadiamo, per i comuni un vigile ogni mille abitanti.
Invece che cercare una soluzione a questo problema, problema
che le amministrazioni precedenti conoscevano da tempo ma che, evidentemente,
non hanno voluto tenere in considerazione, andiamo a creare un Nuovo Corpo che di fatto non rispetta la legge.
E’ possibile per noi votare una delibera non
conforme ad una legge regionale?
Secondo noi no, e
per questo, pur avendo cercato rassicurazioni chiedendo se fossimo in
errore o se esistesse una legge
successiva da noi non rilevata che andasse in contrasto con la 24/2003 e non
avendo ricevuto una risposta chiara e convincente, abbiamo deciso di non
partecipare al voto e valutare se accodarci all’esposto che stanno preparando a
Monte San Pietro.
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