Quando
due giorni prima dello scorso Consiglio Comunale del 28 settembre 2016, veniamo
a conoscenza del fatto che il punto all’O.d.g. in cui avrebbero deliberato
l’aumento delle tariffe del teleriscaldamento zolese era stato cancellato,
abbiamo pensato che avevamo centrato un bersaglio grosso…ma cerchiamo di
ricostruire i fatti accaduti.
Durante
la Commissione Urbanistica del 15 settembre 2016, l’Amministrazione ha
presentato una proposta di modifica alla convenzione per il servizio di
teleriscaldamento tra il Comune di Zola Predosa e la Società ZPT. Tale modifica
consisteva in due capitoli: il primo era la “copertura
delle perdite economiche da oneri e costi aggiuntivi – applicazione dell’incremento
del corrispettivo per la fornitura di energia per la climatizzazione generata
da biomassa combustibile”, ed il secondo “l’applicazione della agevolazione fiscale a titolo di credito di
imposta in cui alla L. 448/98 e s.m.i. – trasferimento sul prezzo di cessione
dell’energia termica di climatizzazione generata da biomassa combustibile”.
Sostanzialmente il primo capitolo AUMENTA le tariffe per il teleriscaldamento
alle famiglie ed al Comune a favore di ZPT, mentre il secondo applica uno
sconto fiscale da girare agli utenti in bolletta.
Bene
si dirà, se da una parte mi aumenti le tariffe e dall’altra mi fai uno sconto
fiscale magari a saldo io, utente, vado a risparmiare…però:
1)
Dobbiamo considerare che l’aumento delle tariffe è
dovuto al fatto che le perdite economiche
di ZPT si possono attribuire alle condizioni climatiche miti di questi
anni, ai mancati allacci in zona C4 causa crisi economica e crisi delle imprese
edili, alla gestione economica intrinseca della società e alla maggior attenzione da parte degli utenti
all’utilizzo del servizio.
2)
Siamo costretti a valutare che l’applicazione
dell’agevolazione fiscale è normata e applicata PER LEGGE qualora ci siano
tutti i presupposti tecnico-economici del caso (e nel nostro caso dal 2015 ci
sono).
Il
M5S ha chiesto quindi in Commissione perché i due titoli fossero stati
presentati insieme, col meccanismo che se
non si fossero aumentate le tariffe, non avrebbero applicato l’agevolazione
fiscale.
Tecnicamente
SI PUO’ (e secondo noi SI DEVE) APPLICARE L’AGEVOLAZIONE FISCALE SENZA
L’AUMENTO DELLE TARIFFE. Ci chiediamo il perché i cittadini ed il Comune debbano
finanziare la gestione economica di una Società Privata con parte dei soldi
dell’agevolazione a cui hanno diritto?
Noi
crediamo che l’Amministrazione debba slegare i due argomenti, lasciando IN TOTO
l’agevolazione agli utenti e cercando magari nel contempo un sistema per
aiutare una azienda privata in difficoltà, ma senza utilizzo dei soldi dei
cittadini.
Posto
il quesito e fatte le nostre considerazioni, è emerso un certo imbarazzo nelle
file della Giunta che, convocando in fretta e furia un’altra Commissione
Urbanistica per il 26 settembre, ha deciso senza spiegare in via ufficiale le
motivazioni, di togliere la questione dall’ ordine del giorno del Consiglio del28 settembre. Anzi, stiamo ancora aspettando una risposta ufficiale alla nostra
richiesta di spiegazioni per i motivi di una tale decisione; nell’attesa però,
la soddisfazione di non vedere aumentate le tariffe del teleriscaldamento ed il
desiderio di vedere applicata l’agevolazione fiscale AL PIU’ PRESTO, ci rendono
fiduciosi per una soluzione rapida e che possa incontrare le esigenze di tutte
le parti. Quindi, aumento tariffe sventato, vittoria a 5 Stelle! IN ALTO I
CUORI
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