È tempo di elezioni, di programmi e soprattutto di promesse e il tema ciclabili/mobilità stimola molto. In questo ultimo periodo abbiamo visto un fiorire di cantieri "elettorali" favoriti dallo sblocco dell'avanzo di Bilancio.
La Corte Costituzionale, con due sentenze, ha sbloccato definitivamente l'avanzo che avevamo in cassa ma che prima non era disponibile. Avanzo, che proprio grazie a queste sentenze, non era quindi più possibile vincolare. E allora perché provare a spenderne tre quarti a fine mandato aprendo molti cantieri contemporaneamente appesantendo la circolazione stradale e complicando il lavoro dei tecnici?
Ovviamente perché ci sono le elezioni. I lavori fatti con fretta spesso non sono fatti al meglio e la pseudo ciclabile di via Risorgimento né è un esempio lampante. Un bellissimo marciapiede, senza barriere architettoniche (o quasi) ma nulla a che vedere con una pista ciclabile. Visti i mille proclami elettorali in corso vorremmo focalizzare quelle che sono le nostre intenzioni, parliamo delle nostre idee:
- Realizzazione di vere piste ciclabili riducendo, ove necessario, la carreggiata e di conseguenza anche il limite di velocità (maggior sicurezza stradale) dando priorità realmente alla mobilità sostenibile.
- Manutenzione programmata del manto stradale e dei marciapiedi, non solo lavori preelettorali.
- Aumentare i mezzi pubblici e ampliare l'orario delle corse disponibili è una priorità non solo in vista delle elezioni ma per venire incontro alle esigenze degli adolescenti, disabili o di chi semplicemente preferisce usare i mezzi pubblici.
Sentirete tante promesse ma... ricordatevi che a Zola si può... ma sempre domani...
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