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    venerdì 31 ottobre 2014

    Consiglio Comunale del 29/10/2014 - Le nostre Interpellanze e le nostreMozioni


    Ricordandovi che potete vedere questo Consiglio Comunale anche in streaming a questo indirizzo:
    Consiglio Comunale 29/10/2014, vi faccio un breve riassunto sulle Interpellanze e sulle Mozioni che abbiamo presentato e che verranno discusse, o risposte, nel Consiglio di Novembre.

    MOZIONE
    ACCESSO ALL' 8X1000 PER EDILIZIA SCOLASTICA

    A partire dal corrente anno, grazie ad un emendamento del Movimento 5 Stelle alla legge di stabilitá, che regolamenta la disciplina dell'8 per mille, lo Stato può destinare il proprio 8 per mille - anche per la "ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica".
    Le Pubbliche Amministrazioni hanno tempo fino al 15 Novembre 2014 (salvo ulteriori proroghe) per presentare richiesta e fare in modo che almeno l'8 per mille sia usato laicamente e a beneficio di TUTTI.
    SI RICHIEDE quindi che:
    Il Consiglio Comunale di Zola Predosa impegni il Sig. Sindaco e la Giunta Comunale ad attivare tutte le procedure amministrative necessarie a produrre i seguenti effetti:
    Presenti formale richiesta, entro e non oltre il 15 Novembre 2014, di accesso ai fondi destinati dall'8 per mille all'edilizia scolastica da destinare al miglioramento e ristrutturazione degli edifici scolastici siti sul territorio comunale di Zola Predosa.

    MOZIONE
    RIMOZIONE FONDO FUGHE ACQUA
    PREMESSO che:
    La società HERA S.p.a. a decorrere dal 01 luglio 2014 introduceva, lo "strumento volontario" denominato "Fondo Fughe Acqua", il quale si prefigge l'obiettivo di fornire "copertura degli oneri conseguenti i maggiori consumi idrici dovuti a perdite occulte avvenute lungo la rete privata a valle del contatore";

    All'art. 3 del Regolamento viene stabilito che "il Fondo, a totale carico dei clienti, è costituito dai contributi che annualmente il Gestore richiederà agli aderenti, attraverso la bolletta del servizio idrico integrato". Il medesimo articolo regola altresì le modalità di adesione al Fondo medesimo, rendendole pressoché automatiche sia per i clienti già contrattualizzati che per quelli che sottoscrivono per la prima volta il contratto col gestore Hera. Invero, il secondo paragrafo del più sopra richiamato articolo prevede espressamente che "per i nuovi clienti l'adesione è attivata al momento della sottoscrizione del contratto, salvo esplicito diniego comunicato in forma scritta (lettera, fax o e-mail). Per i clienti già contrattualizzati, viene inviata una specifica informativa in bolletta. L'adesione segue il principio del silenzio assenso e, la "non adesione" è considerata confermata se comunicata in forma scritta (lettera, fax o e-mail) indicando il codice contratto di riferimento. È fatta salva la possibilità di recedere in ogni momento. Qualora tale volontà di recesso sia espressa nel corso del primo anno, al cliente non verrà applicata alcuna quota di adesione".
    Dunque, il gestore HERA Spa inserisce direttamente nelle bollette dei propri clienti un importo imponibile di 15 euro (più IVA) annui che permette, l'esistenza del Fondo Fughe Acqua in caso di rottura accidentale di tubazioni e, per l'effetto, garantirebbe il rimborso dell'importo dei consumi eccedenti l'80% di quelli registrati prima del danno.
    Infine, detto Regolamento stabilisce che "la quota di adesione verrà fatturata da parte del Gestore su base annuale con addebito in bolletta pro-die della parte di quota maturata", mentre HERA sulla pagina web dedicata al Fondo di cui trattasi, in grassetto afferma che "Hera non ricava alcun vantaggio economico dalla gestione del fondo".
    Tra le tante modifiche apportate dal legislatore nazionale, veniva inserito un quinquies rubricato "Fornitura non richiesta"; il primo comma di tale norma stabilisce espressamente che: "Il consumatore è esonerato dall'obbligo di fornire qualsiasi prestazione corrispettiva in caso di fornitura non richiesta di beni, acqua, gas, elettricità, teleriscaldamento o contenuto digitale o di prestazione non richiesta di servizi, del presente Codice. In tali casi, l'assenza di una risposta da parte del consumatore in seguito a tale fornitura non richiesta non costituisce consenso."
    In tal senso, il richiamato articolo del Codice del Consumo stabilisce che tra le pratiche vietate vi è quella di "esigere il pagamento immediato o differito o la restituzione o la custodia di prodotti che il professionista ha fornito, ma che il consumatore non ha richiesto, salvo quanto previsto dall'articolo 66-sexies, comma 2".
    SI RICHIEDE quindi che:
    Il Consiglio Comunale di Zola Predosa impegni il Sig. Sindaco ad imporre ad HERA di conformarsi alla normativa vigente e, per l'effetto, rimuovere di propria iniziativa il "Fondo Fughe Acqua" dalle bollette dei suoi clienti di Zola Predosa.

    INTERPELLANZA
    AREA EVENTI QUARTIERE C4 (ZOLA CHIESA)
    PREMESSO:
    Facendo riferimento ad un incontro avvenuto più di un anno fa tra una delegazione del Movimento 5 Stelle di Zola Predosa con alcuni abitanti del quartiere C4 (Zola Chiesa), durante il quale veniva presentata una raccolta di firme per evidenziare alcune delle criticità della zona, emerse che una di esse era la rumorosità e il degrado creato dallo svolgimento nell’area eventi di Luna Park, Circhi e altre attività simili.
    INTERPELLIAMO
    Il Sig. Sindaco se si è valutata una eventuale collocazione alternativa per tali eventi. Siamo inoltre a chiedere l’entità delle entrate che gli eventi svolti in tale spazio danno al Comune, facendo riferimento agli anni 2013 e 2014, specificando tutti gli eventi (festa dell’Unità compresa) data, tipologia dell’evento ed introito.

    INTERPELLANZA
    CHIARIMENTI ZOLA PREDOSA TELERISCALDAMENTO
    PREMESSO che:
    Dalla consultazione del sito internet www.simeenergia.eu si apprende che la centrale termica è stata modificata significativamente nei punti sotto esposti.
    L'impianto originale della caldaia a biomasse, per la produzione di acqua calda per il teleriscaldamento, è stato recentemente dismesso.
    È in funzione un nuovo impianto "cogenerativo per la produzione di energia elettrica + termica".
    È stata attuata una notevole espansione dell'area occupata.
    RITENUTO che:
    A fronte di queste modifiche impiantistiche, siamo indotti a ritenere che l'attività prevalente non sia più la fornitura di calore alla città, ma sia la produzione e la vendita al Gestore di Servizio Elettrico (GSE) di energia ottenuta da fonte rinnovabile e che sia stata in qualche modo scorporata l'attività della società "Zola Teleriscaldamento srl", ancora operativa per i servizi alle utenze, dalla società madre SIMEENERGIA. L'impianto, visto dalla cittadinanza come opera per fornire riscaldamento alle utenze pubbliche e private, sembra avere quindi assunto una veste differente dalla fornitura di acqua calda come funzione primaria.
    Ancora dal sito di SIMEENERGIA riportiamo: "…l'intervento, produttivo dalla fine del 2012, prevede la realizzazione e la gestione di piattaforma per la raccolta, la macinatura e, più in generale, la produzione della biomassa legnosa a partire da legna vergine di provenienza residuale: potature pubbliche e private, pulizia di aree boschive, fluviali e marginali".
    L'avvio dell'impianto a turbina ORC pare produrrà un importante aumentato il consumo di biomasse.

    Analogamente a quanto proposto a Ponte Ronca per la Pavimental, ma ancora non realizzato, chiediamo che, ipotizzando un significativo aumento di consumo di biomasse e di conseguenza avere una massima tutela della cittadinanza, sia disponibile un servizio di monitoraggio in tempo reale dei fumi emessi sia da l punto di qualitativo che quantitativo.
    Alla luce di tutto ciò,
    INTERPELLIAMO
    L'Amministrazione se essa stessa sia cliente della SIMEENERGIA quale fornitore di potature pubbliche, e di approfondire quali garanzie di idoneità alla combustione siano presenti nel combustibile vegetale usato.
    Chiediamo all'Amministrazione se conosce i dati di consumo di scarti vegetali bruciati negli anni passati, dall'avvio fino ad oggi, e quali saranno i consumi previsti dell'impianto a regime, confrontandoli con i consumi di gas metano utilizzato come supporto al servizio di teleriscaldamento.
    Chiediamo anche se l'Amministrazione ha valutato l'impatto sulla viabilità e sull'ambiente dei mezzi di trasporto degli scarti vegetali in entrata nell'impianto.
    Infine chiediamo di precisare se la formula di "project financing" usata di per la realizzazione della centrale, preveda impegni economici a carico della collettività (quindi a carico dell'Amministrazione) per il periodo della gestione indicato sul sito dell'azienda in 20 anni.

    I nostri Portavoce Consiglieri Comunali
    Luca Nicotri
    Massimo Taddia
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