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    martedì 6 ottobre 2015

    Proviamo a capire il Parco Giardino Campagna

    Devo ammetterlo, le ferie estive mi hanno distratto parecchio e non sono stato molto preoccupato della politca locale in questo periodo. Cosí preso da un pó di sensi di colpa vado a scartabellare qualche recente delibera per capire se la nostra giunta aveva portato qualche novitá. Mi soffermo così su una delibera di Luglio, la Del. 79 del 15/7/15, avente come oggetto il “Parco Campagna”.
    Di solito tralascio i passi preliminari del documento, ma siccome il senso di colpa mi attanaglia questa volta leggo tutto, cosi scorrendo i vari “richiamato… /premesso… / preso atto… / presa conoscenza… / rilevato …” ricostruisco, comunque sempre in modo superficiale con l'occhio del Cittadino piú che del politico, la storia burocratica degli atti più recenti del nostro parco.
    Si contano in 4 anni 4 delibere che portano come voce significativa “linee di indirizzo per le modalità gestionali del parco giardino Campagna…”:
    Delibera n°35 del 9/3/11
    Delibera n° 14 del 13/3/13 aggiornamento della precedente
    Delibera n° 58 del 17/7/13 aggiornamento della precedente,
    cito letteralmente “sono stati approvati gli indirizzi per la predisposizione di un bando in grado di  garantire nel tempo la concessione in gestione ottimale attraverso un soggetto pluriattuatore e mediante l'attivazione di forme partecipate di coltivazione del terreno con minore aggravio per il bilancio comunale e nell'ottica di una sua sempre maggiore fruibilità da parte dell'utente cittadino, nella complessità di parco agricolo e parco urbano.”  Tradotto in un linguaccio che anche un semplice cittadino possa capire, significa che si tenta di trovare la soluzione per la gestione ordinaria della struttura Parco Campagna già in fase di realizzazione, inaugurato poi nel marzo 2014.
    Delibera n° 79 del 15/7/15 (la presente).
    Dallo studio del testo a pag. 3 si afferma che sussistono  “vincoli fisici …” alla messa in pratica del progetto di giardino coltivato agricolo. Sempre traducendo, ma con il beneficio del dubbio, sembra indicare che l'essenza stessa del progetto di parco semi-agricolo non sia percorribile? Ma questi vincoli non potevano essere affrontati in fase di progetto? Solo ora vengono individuati ed ammessi?
    Ma questo progetto non é nato negli anni 90 del secolo scorso? Possibile che a Luglio 2015 le cose non siano ancora chiare?
    Sempre a pag.3 il testo cita: “preso atto che la porzione del parco vocata alle produzioni agricole...non è al momento nelle disponibilità del comune...”. In questo punto si ammetta l'insuccesso. La Burocrazia sta vincendo sul buon senso e la domanda é, ma si riuscirá ad invertire il risultato prima o poi?
    Progettato 30 anni fa, inaugurato lo scorso anno e si é ancora su un limbo per decidere cosa farne di questo pezzo di terra? Il progetto nel suo insieme è o almeno pare fallimentare, e tutto questo é pazzesco, ma purtroppo tipico della politica italiana,  si è già visto in tante altre circostanze.
    Il testo del deliberato cita: “si provvederà alla ricerca di un soggetto gestore unico, …., quando tutti i terreni saranno acquisiti e ci saranno le condizioni per affidare in concessione l'intera area” sembra una presa di tempo che nasconde il completo insuccesso di un progetto nato sbagliato, sbandierato da chi ha fatto una sfilata all’inaugurazione e da altri che hanno operato nelle varie fasi della realizzazione. È stato uno spreco pagato dalla EU e dal comune, (900000 € la prima + circa 200000 € il secondo) ma in ultima analisi, anzi in prima, dalla nostre tasche. Uno spreco per il quale manca ancora una soluzione che realizzi ciò che era previsto. Intanto la manutenzione e la pulizia chi la svolge? Possono bastare i volontari di legambiente nell'ambito dell'iniziativa “puliamo il mondo” promossa anche dalla giunta?
    Le mie sono solo libere valutazioni magari sono anche errate o eccessive, ma comunque mi chiedo:
    Cosa comporterà lo scambio di terreni da acquisire al termine della procedura avviata con la variante urbanistica citata. Cosa concede il comune in cambio di 3 ettari di terreni agricoli posseduti da privati ma indispensabili per completare il progetto del Giardino Campagna?
    Perché non progettare una vera miglioria che trasformi una parte dei 10 ettari ora destinati a coltivazione, a vero parco tipo “Giardini Margherita” o Parco Talon, veramente fruibile dai bambini, con spazi pedonabili magari anche coperti da strutture mobili in grado di ospitare eventi anche indoor? Questa proposta, suggerita dal consigliere Lelli in un lontano consiglio comunale, è rimasta persa, ma come abbiamo sempre affermato, noi siamo sempre pronti a sostenere tutte le proposte e/o opinioni che riteniamo valide, indipendentemente dalla politica del proponente.
    il costo della manutenzione ordinaria, 15000 € all'anno, è previsto che sia finanziato dalla società del teleriscaldamento.  È congruo un costo che pare basso per mantenere almeno il decoro se non la funzionalità promessa? Fino a quando continuerà questo finanziamento, scaduta la concessione  chi pagherá? Forse ho giá la risposta...
    Federico Tommasoli.

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