Molto strana la democrazia a Zola. Dopo il caldo dell’estate,
al ritorno dalle vacanze, inizia a circolare una strana voce: a Monte San
Pietro il PD parla di fusione con Zola.
Sembra una notizia da fantascienza fino a quando, su questo
argomento, compare una lettera di una lista civica “Alleanza per Zola” inviata
al Consiglio Comunale Zolese .
Anomalo che ne parli una lista che a settembre millanta di
essere appena uscita dalla maggioranza a causa dello sgarro subito con la
deposizione del proprio Assessore, per poi , pochi mesi dopo diventare il
cavallo di troia di qualcosa che i loro “ex amici” sembrano volere con
decisione.
Sembra una vera e propria manovra a tenaglia. Si inizia
piano piano a parlare di una cosa già decisa ma che va fatta digerire
lentamente senza clamore. Sulle prime la popolazione viene tenuta
all’oscuro e convinta sul finale con
promesse di risparmi e miracolose entrate straordinarie che arriverebbero dallo
stato centrale e regione.
Vi ricorda niente?
Ve lo dico io, ricorda l’Unionedei Comuni. Quando ce la proposero ci dissero che eravamo dei folli a
essere contro perché avrebbe portato da subito ad un risparmio.
Volete sapere
come è andata? Primo anno +80.000 euro sul bilancio di Zola e per il secondo
anno (2015) una cifra indefinita che va dai +30.000 ai + 50.000 (purtroppo il
cambio di contabilità e le abili risposte “tecniche” alle nostre domande non ci
hanno permesso di reperire un dato certo sull’anno scorso).
Come cittadini abbiamo percepito un miglioramento? Abbiamo
in più la Protezione Civile… che
ovviamente speriamo di non vedere mai all’opera ma che nel caso ora esiste
anche nel nostro comune e forse un giorno ne percepiremo il valore aggiunto.
Tornando alla fusione oggi leggiamo sulla stampa, sempre
molto (troppo) attenta alle attività della nostra amministrazione, che è stato
chiesto uno studio preliminare in Regione e si parla chiaramente di Primo passo verso la Fusione.
Aspettiamo trepidanti le promesse di supposti benefici con
la speranza di non doverle puntualmente smentire come stiamo facendo con
l’Unione dei Comuni.
Rimane solo un dubbio, perché tanta fretta. Sembra che tutto
si debba concretizzare entro i prossimi tre anni e andare alle prossime
elezioni comunali con il Comune fuso appena costituito.
Un’altra considerazione però riguarda quello che il
consulente economico del Governo Renzi, Luigi Marattin, disse poco tempo fa
durante una serata organizzata dal PD Reno Lavino e Samoggia: Fondere comuni
sopra i 15.000 abitanti non porta nessun risparmio (video su youtube).
Vedete voi, noi per ora possiamo solo fantasticare sul nome
del nuovo Comune sperando che il PD non si ripeta chiamandolo, come per
Valsamoggia, Vallavino.
A me, personalmente, pur essendo contro la fusione, piacerebbe molto di più Zola S.Pietro o Monte San Predosa. Seguiteci e
cercheremo di tenervi aggiornati su questo tema.
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