Post volutamente polemico Parte 2
Sembra che le casette dell'acqua siano uno strumento straordinario per la diminuzione della plastica e riduzione di emissione di Co2.
Tanti nostri concittadini hanno colto l’opportunità offerta e non si sono tirati indietro. O, evidentemente, aspettavano di avere questa opportunità.
Probabilmente, la aspettavano già da qualche anno.
Noi l’aspettavamo almeno da 7.
Già, 7 lunghissimi anni, perché era l’11 novembre 2015 quando il MoVimento 5 Stelle presentò in Consiglio comunale la mozione per installare le casette dell’acqua sul nostro territorio proprio perché utilissime a ridurre in modo sensibile l'accumulo di plastica.
La mozione fu approvata a larghissima maggioranza ma per anni è rimasta lettera morta. Dopo mille promesse, inserimento di importi spot nei bilanci comunali o proposte di partecipare a bandi regionali, qualche mese fa abbiamo trovato infilata nella delibera di modifica del Dup del Consiglio comunale del 23 febbraio 2022, nel più totale e assoluto silenzio, la dicitura: “Noleggio Casetta dell’Acqua”, per sopravvenuta disponibilità di finanziamenti all’interno del bilancio.
Ora.
Voi capite che, dopo aver presentato la mozione, dopo aver sollecitato per anni, ad ogni occasione disponibile, in consiglio, in commissioni, in privato e in qualsiasi altro modo venga in mente, vedersi in una delibera la dicitura così, quasi per caso, senza che del fatto venga fatta menzione né in commissione né in consiglio (abbiamo atteso le dichiarazioni di voto per rilevare la cosa) è stato abbastanza triste. Avremmo potuto condividere un momento di buona amministrazione (per noi), insieme alla giunta e alla maggioranza, riconoscendo meriti (che mai abbiamo rinnegato in realtà quando presenti).
Poi abbiamo capito. Probabilmente pensavano che non avremmo condiviso le modalità di attuazione del servizio. La casetta dell’acqua, infatti, è stata data in gestione ad un soggetto privato specializzato. Sarebbe però stato interessante condividere con tutti noi le modalità di attuazione, attivando un confronto politico a cui non ci siamo mai sottratti, e nel quale avremmo rilevato che nelle modalità prescelte forse potevamo evitare di aspettare così tanto tempo e procedere prima all’installazione.
Attestiamo che, per fortuna, il nostro vicesindaco si è lasciato convincere e ha cambiato idea!
Nel 2015, infatti, sedeva con noi nei banchi di opposizione e, unico fra tutti, votò contro la ns mozione con la motivazione che riportiamo dal verbale della seduta " Il Capogruppo di Zola Bene Comune Matteo Badiali ringrazia il Movimento 5 stelle per l'argomento proposto, molto interessante. Rileva l'enorme quantità di plastica che si potrebbe risparmiare dalla installazione delle casette. C'è però il problema di cittadini dei Comuni limitrofi che potrebbero venire a rifornirsi d'acqua sul nostro territorio. Evidenzia poi che coloro che usufruirebbero di tale servizio, sarebbero cittadini a cui non piace l'acqua che esce dal rubinetto di casa. Si chiede, quindi, dato che sul territorio ci sono o ci dovrebbero essere delle fontane, per quale motivo bisogna installare delle casette che pubblicizzano di fatto il gestore, anziché sistemare ed utilizzare, implementandole, tali fontane. Non lo convince molto e lo spaventa l'aspetto commerciale e la mercificazione del bene comune acqua che ne conseguirebbe e che non condivide."
Al momento, la gestione della casetta dell’acqua è affidata ad un privato, l’acqua ha un costo di 5 cent al litro, addirittura è possibile acquistare una tessera al costo di 5 euro (di cui 3 euro solo di tessera).
E l’assessore all’Ambiente, che immaginiamo abbia vagliato il progetto, è lui.
Che all’epoca, votò contro perché aveva paura di mercificare un bene comune, così importante ed essenziale come l’acqua.
A voi le conclusioni.
Siamo lieti che, ancora una volta, l'Ufficio Propaganda Ambientale #upa sia sempre al lavoro donandoci importanti spunti per riflettere sui temi ambientali per noi realmente importanti.
Ps: a questo punto, entro 7 anni aspettiamo l’installazione delle macchine mangiaplastica. Anche quelle aiuterebbero a ridurre il consumo di plastica. Anzi. Aiuterebbero ad una maggiore e più efficace differenziata. Pensate un po’, in alcuni comuni le macchine mangiaplastica sono associate proprio alle casette dell’acqua. Bella idea, vero?
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