Domenica 17 Maggio, già di mattina, l’incendio alla montagna di sfalci della centrale a biomasse di Zola si manifesta in modo evidente, non considerando inoltre da quanto tempo era iniziata l’autocombustione nella profondità della catasta di legna…
Il fumo era notevole già nel pomeriggio di Domenica e raggiungeva tutta Zola, specialmente le zone più ad ovest rispetto alla centrale, quindi Ponte Ronca e gli abitati a nord.
Solo Lunedì sul sito del Comune c’è uno scarno comunicato (Vedi allegato), che non dice o aggiunge nulla di più di quanto, chiunque abbia visto di persona la scena, avrebbe potuto tranquillamente intuire.
Nei giorni seguenti non vi sono stati aggiornamenti a riguardo da parte dell’Amministrazione, magari anche solo per tenere informata la cittadinanza, sempre più preoccupata, di quanto stava ancora palesemente accadendo. Certamente la semplice presenza delle Istituzioni avrebbe tranquillizzato la popolazione che, preoccupata ed infastidita dal denso fumo che a seconda del vento intossicava questa o quella frazione zolese, cercava notizie dalle fonti più disparate e certamente non ufficiali.
Il signor Sindaco, sempre pronto e sorridente in tutte le occasioni di festa, durante le inaugurazioni o comunque in tutte quelle circostanze dove è presente una macchina fotografica pronta ad immortalarlo, vogliamo immaginarlo questa volta troppo impegnato a dirigere le operazioni di emergenza, o la movimentazione delle autobotti che si alimentavano in paese perché, forse, il sistema antincendio della centrale non è bastato.
Non che la presenza delle istituzioni in occasioni ufficiali non sia mediaticamente importante, anzi, ma certo avremmo preferito il Sindaco più regolare nell’informare la popolazione dell’evolversi degli eventi e non solo molto reattivo nell’accusare il Movimento 5 Stelle locale di cercare visibilità, solo perché attraverso la Consigliera Regionale pentastellata Piccinini si chiedevano informazioni a riguardo.
Solo ad operazioni e fasi critiche praticamente esaurite, abbiamo pubblicato un comunicato stampa (Comunicato congiunto M5S Zola Predosa - Emilia Romagna 5 Stelle), che abbiamo preparato in una delle nostre sedi alternative, i tavoli di un locale pubblico di Zola. Noi non abbiamo sedi sul territorio, non ce la possiamo permettere e neppure le vogliamo; per diffonderlo abbiamo usato il solo strumento possibile e cioè la nostra rappresentanza in Regione.
Solo poche sedute scorse dei Consigli Comunali avevamo chiesto ad esempio che TUTTE le forze politiche avessero spazi tipo bacheche, dove poter presentare ed illustrare ai cittadini le posizioni ed i fatti che si ritengono più significativi. Speriamo che la nostra richiesta trovi una concreta risposta e fattività, immaginando che le bacheche siano visibili e fruibili facilmente dalla popolazione e non posizionate in mezzo ai boschi in cima a Monte Capra.
Martedì 26 maggio al pomeriggio è stata convocata, dal Presidente Lelli, la Commissione Urbanistica: benissimo! Ma avremmo preferito (ed avevamo richiesto…) un Consiglio Comunale aperto con diffusione via web dei contenuti.
Quello che è capitato è un evento straordinario, pesante ma non imprevedibile, che non deve più ripetersi, in quanto basta evitare di bruciare legna e magari tornare al metano certamente meno inquinante. Se indietro però non si può tornare, che almeno la legna sia stoccata in modo diverso e assolutamente sicuro!
Poi se proprio si volesse rendere ecologicamente sostenibile Zola Predosa, si potrebbero presentare proposte più avanzate - non fantascientifiche - pensando di dotare ad esempio le strutture pubbliche, private e specialmente i capannoni della zone industriale, di pannelli fotovoltaici come in maniera sempre crescente stanno facendo nei Paesi del mondo più avanzati, o pensare ad altre fonti di energia alternative veramente rinnovabili, che non siano le biomasse che sono inquinanti e rischiose per l'uomo.
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