Il 19 giugno 2015 i
Cittadini zolesi valuteranno i loro Portavoce del Movimento 5 Stelle
L’intento dei cittadini zolesi che hanno deciso da ormai
oltre 5 anni di impegnarsi in prima persona attraverso il Movimento 5 Stelle, è
quello di riavvicinare il più alto numero di persone possibili alla gestione
diretta del proprio paese, congiunto ad un impegno volontario e solidale verso
il prossimo ed un forte senso civico per le Istituzioni, intese come organismi
AL SERVIZIO dei cittadini. A queste finalità abbiamo sempre dato la nostra
passione, il nostro tempo, le nostre capacità e quel pizzico di coraggio che
serve quando, come è successo a noi, ti trovi ad affrontare un Sistema
autoreferenziale come quello dei partiti che almeno dal dopoguerra domina
incontrastato il nostro territorio e non solo.
Grazie al Movimento 5 Stelle, si sono coagulate sempre più
cittadini con l’ambizione di restituire Zola Predosa ai zolesi, rendendosi
responsabili in prima persona nel portare le istanze più sentite dalla
cittadinanza all’interno del Comune. Una delle pratiche che il Movimento attua
per mantenere sano il rapporto tra gli eletti Portavoce in Consiglio Comunale
ed i cittadini è quello del “Recall”.
La Remissione del mandato (o Recall) è un istituto di
democrazia diretta utilizzato dal Movimento 5 Stelle e che consente agli
elettori di rimuovere una persona investita di carica pubblica elettiva, prima
della scadenza naturale del suo mandato. Da anni è utilizzato in diversi paesi
del Mondo (Giappone, Canada, alcuni stati americani e sudamericani), ed ha lo
scopo di rafforzare il legame tra eletti e cittadini elettori, stimolando la
partecipazione e quindi il controllo di quest'ultimi verso la vita
istituzionale. Gli elettori di Zola Predosa del Movimento 5 Stelle verranno quindi
chiamati a giudicare l'azione dei loro portavoce Luca Nicotri e Massimo Taddia,
rinnovandogli o meno la propria fiducia. Questo è solo un esempio di democrazia
diretta che vorremmo vedere applicato anche ai più alti livelli istituzionali
del nostro Paese, che può essere vista anche come una provocazione per cercare
di accorciare le distanze che ormai i “Politici di professione” hanno frapposto
tra loro ed i cittadini.
Potranno votare in maniera anonima tutti i residenti a Zola
Predosa certificati sul Portale del Movimento 5 Stelle Nazionale (sarà
necessario mostrare la propria certificazione in loco con una stampa o la
schermata del profilo tramite cellulare o tablet). Avranno facoltà di votare
anche tutti gli iscritti alla lista del M5S che si è presentata alle ultime
elezioni comunali del 2014 e gli attivisti storici che si spendono sempre con
generosità in tutte le iniziative che il gruppo mette in piedi sul territorio.
Il tutto si svolgerà venerdì 19 giugno 2015 presso il Bar “Colazione da Tiffany” di Riale di Zola Predosa dalle 18,30 alle 20,30, all’interno di una cena organizzata anche per essere un momento conviviale e di ritrovo.
Per la cena occorrerá prenotarsi entro e non oltre Lunedì 15 Giugno conttatando tramite email o telefono, i Consiglieri Massimo Taddia e Luca Nicotri, o tramite messaggio privato su Fb o via telefonica anche Enrico Pasini. Ovviamente la cena è aperta a tutta la cittadinanza, anche quella che non potrà esprimersi, per ora, per il rinnovo del mandato; proprio perché il valore dell’uguaglianza e della partecipazione deve diventare sempre di più un patrimonio condiviso e sostenuto.
Il tutto si svolgerà venerdì 19 giugno 2015 presso il Bar “Colazione da Tiffany” di Riale di Zola Predosa dalle 18,30 alle 20,30, all’interno di una cena organizzata anche per essere un momento conviviale e di ritrovo.
Per la cena occorrerá prenotarsi entro e non oltre Lunedì 15 Giugno conttatando tramite email o telefono, i Consiglieri Massimo Taddia e Luca Nicotri, o tramite messaggio privato su Fb o via telefonica anche Enrico Pasini. Ovviamente la cena è aperta a tutta la cittadinanza, anche quella che non potrà esprimersi, per ora, per il rinnovo del mandato; proprio perché il valore dell’uguaglianza e della partecipazione deve diventare sempre di più un patrimonio condiviso e sostenuto.
Vorremmo sempre più riuscire a creare nel nostro paese un
clima tale per cui le famose parole del “Discorso agli ateniesi” di Pericle del
461 a.C., non siano solo una utopia ma una meravigliosa realtà.
A RIVEDER LE STELLE!
“Qui ad Atene noi
facciamo così.
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi:
e per questo viene chiamato democrazia.
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi:
e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro
dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di
altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una
ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non
siamo sospettosi l'uno dell'altro e non infastidiamo mai il nostro
prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia
siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle
proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici
affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato
anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo
proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che
risiedono nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è
buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo,
ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una
politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della
democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà
sia solo il frutto del valore.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro
dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di
altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una
ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non
siamo sospettosi l'uno dell'altro e non infastidiamo mai il nostro
prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia
siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle
proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici
affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato
anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo
proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che
risiedono nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è
buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo,
ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una
politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della
democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà
sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell'Ellade e che ogni
ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso,
la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la
nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così”
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