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    mercoledì 14 maggio 2014

    Fango e sciacallaggio

    Siamo stati tra i primi a chiedere un intervento deciso e immediato dopo l'alluvione del 2 Maggio, non volendo fare campagna elettorale, ma esprimendo l'opinione da cittadini interessati e coinvolti. Riteniamo che fare campagna elettorale su un tema attuale e grave come questo sia al limite dello sciacallaggio. Purtroppo abbiamo notato che le altre forze politiche dicono di pensarla allo stesso modo ma nei fatti si comportano al contrario. Chi ne parla ai banchetti, chi elogia gli interventi fatti, chi il giorno dell'assemblea pubblica riempie le buchette della posta di volantini e fa volantinaggio davanti alla scuola e chi all'assemblea pubblica prende la parola indignandosi e proponendo soluzioni trite e ritrite, il confine dello sciacallaggio politico è stato ampiamente superato. Non vorremmo superarlo anche noi, ma a questo punto due paroline pacate, ma allo stesso tempo dure e chiare vanno dette.
    Innanzitutto due piccoli complimenti. L'avevamo scritto, volevamo dall'amministrazione una presa di posizione immediata, con altrettante immediate spiegazioni. L'assemblea del 7 Maggio è stata giá di per se la risposta che volevamo. Nonostante l'orario infausto è stata molto partecipata e la disponibilitá di Stefano Fiorini a metterci la faccia è comunque sempre incomiabile. Insieme a lui, al suo fianco ci sarebbe piaciuto vedere i Sindaci degli ultimi 30 anni, proveniente dallo stesso partito di Stefano Fiorini cioè, Clò, Aleotti, Venturi e Borsari coloro che hanno permesso la cementificazione selvaggia del nostro stupendo territorio, senza pensare a come poter prevedere e limitare questi fenomeni.
    Ma come giá scritto metterci la faccia non basta più. Non basta più, perchè metterci la faccia recitando sempre lo stesso copione, della mancanza soldi, del cambiamento climatico e degli eventi straordinari imprevedibili non soddisfa più i cittadini. All'assemblea pubblica questa insoddisfazione e venuta fuori chiara e dichiarata, con bollettini della Bonifica Renana sbattuti in faccia ai dirigenti e ai tecnici e con frasi del tipo: "Non veniteci a raccontare le stesse cose di 6 anni fa perchè siamo stanchi". Siamo quindi restati molto sorpresi nel leggere il Verbale pubblicato OnLine dell'Assemblea, che per quanto veritiero e per quanto debba restare un verbale, dalla lettura non si evince di certo, il contrasto dichiarato Cittadinanza contro Amministrazione. Siamo rimasti esterefatti dal leggere che il responsabile delle attività di prevenzione e gestione emergenze per la difesa del territorio dai rischi idraulico ed idrogeologico, della gestione e tutela della risorsa idrica e delle aree del demanio fluviale nel bacino idrografico del fiume Reno, il signor Ferdinando Petri, non è un ingegnere ma un architetto. C'eravamo anche noi alla riunione e senza farci pubblicitá politica, ma parlando da semplici cittadini, abbiamo portato alcune indicazioni al signor Petri. Fabio Conditi che ingegnere è veramente, ha preso la parola esponendo al signor Petri alcune obiezioni e soluzioni, che sono indicate nel post precedente. Allora noi ci chiediamo, ma può essere un architetto competente per questo tipo di responsabilitá? L'inefficenza di questi uffici è un'altra dimostrazione di come la Politica abbia fallito nel suo compito di attribuzione dei lavori e di controllo degli stessi. L'elenco di soluzioni proposte per quanto alcune valide, ci sembrano insufficienti e pensano sempre a quello giá successo e non a quello che potrebbe succedere. Per esempio se si risolve il problema ai Molinetti, cosa potrebbe succedere se quella massa d'acqua, con quella violenza, arrivasse nella parte interrata che attraversa Ponte Ronca?  Una prima soluzione, che potrebbe essere a costo zero o quasi, pensiamo possa essere la programmazione di manuntenzioni periodiche e definite. Una volta venivano fatte e non c'era la Bonifica Renana che ti chiedeva 20€ l'anno per poi non farle, ma c'erano i contadini che pulivano gli argini, tagliavano gli arbusti e potavano gli alberi cresciuti nei letti dei fiumi. Non pensiamo sia impossibile creare una rete di cittadini volontari che periodicamente, con l'autorizzazione della Bonifica Renana e il coordinamento di un tecnico, scendano sul letto del Ghironda per pulirlo, magari premiati dallo sconto sul bollettino o non pagandolo proprio. Ma visto che la Campagna elettorale fa miracoli e dei soldi, pochi, sono giá stati stanziati e che un elenco di lavori giá stilato, noi questo elenco ce lo teniamo sulla scrivania, pronti a ricordalo, in caso non saremo noi ad amministrare il Comune e pronti a dire la nostra in caso di modifica o, auspichiamo, ampliamento dei lavori. Se siamo qui è perchè non possiamo più tollerare l'ascolto di copioni giá letti, repliche di disastri annunciati, lo scarico delle responsabilitá tra uffici o tra enti. I soldi non è vero che non ci sono e se Stefano Fiorini, in caso di rielezione, continuerá a portare avanti il progetto da 3 Milioni di Euro della nuova Biblioteca tralasciando la sicurezza del territorio, di TUTTO il territorio, dovrá renderne conto ai cittadini.
    Sperando di non scoprire mai se lo scolmatore di Riale e le vasche sul Lavino possano servire ad evitare altre alluvioni, perchè qualche dubbio, forte dubbio, noi lo abbiamo.
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